Immersa nel pittoresco paesaggio della Sicilia, la città di Noto è rinomata per la sua splendida architettura barocca. Tra le sue caratteristiche più notevoli ci sono le sue splendide chiese che rappresentano magnifiche testimonianze del patrimonio artistico e culturale della regione.

In questo articolo esploreremo l'affascinante storia e le meraviglie architettoniche delle chiese di Noto.

Cattedrale di Noto

Cattedrale di Noto

La Cattedrale di San Nicolò è un capolavoro dell'architettura tardo barocca siciliana. Si tratta di un edificio imponente e maestoso che domina la piazza principale di Noto. La cattedrale è un importante centro religioso e culturale e rappresenta uno dei simboli più importanti della città.

La Cattedrale di Noto è l'edificio religioso più importante di Noto, in Sicilia. Fu costruito tra il 1693 e il 1703 in stile tardo barocco e si trova nella piazza principale della città.

La facciata della cattedrale è caratterizzata da due campanili, uno scalone monumentale e un portale centrale sormontato da un frontone. L'interno della cattedrale è a croce latina e ospita un ricco apparato decorativo, tra cui dipinti, affreschi e sculture.

La chiesa fu gravemente danneggiata dai terremoti del 1848 e del 1996, ma fu restaurata e riaperta al culto nel 2007. Oggi è uno dei simboli più importanti di Noto e della Sicilia.

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Chiesa di San Domenico

La Chiesa di San Domenico è una chiesa barocca costruita in Sicilia nel XVII secolo. È considerato uno dei capolavori dell'architettura barocca della regione e custodisce un vasto patrimonio artistico, tra dipinti, affreschi e sculture.

La chiesa fu costruita dall'architetto Rosario Gagliardi tra il 1703 e il 1727.

La facciata è caratterizzata da due ordini sovrapposti di colonne, il primo dorico e il secondo ionico, ed è scandita da un'alternanza di nicchie.

La parte centrale, fortemente aggettante e caratterizzata da linee concave e convesse, preceduta dalla scalinata di accesso, che sottolinea lo sviluppo verticale e l'effetto scenografico dell'edificio, rientra in pieno linguaggio barocco locale, di cui Gagliardi fu uno dei principali protagonisti .

L'uso delle colonne libere nella facciata è un elemento caratteristico del suo linguaggio, e ricorre anche in altre sue opere, come la Chiesa di S. Carlo Borromeo e la Cattedrale di San Nicolò. È un elemento che serve ad esaltare il chiaroscuro e l'effetto plastico dell'insieme.

L'interno della chiesa è ben conservato ed è strutturato su una pianta a croce greca allungata, coronata da cinque cupole riccamente decorate con stucchi.

Chiesa di Santa Chiara

La Chiesa di Santa Chiara fu progettata dall'architetto Rosario Gagliardi nel 1730 e completata nel 1758.

L'esterno della chiesa è caratterizzato da due imponenti colonne toscane, sormontate da una sorta di coppa in pietra iblea, e dal campanile, decorato agli angoli da due capitelli.

L'interno della chiesa si ispira al modello delle chiese romane a forma ellittica. È ricco di decorazioni, putti e stucchi, che rappresentano uno dei migliori esercizi di stile barocco che possiamo trovare in Sicilia.

Il vestibolo d'ingresso è caratterizzato da un soffitto ligneo, dove si trova il dipinto raffigurante “L'Assunzione di Maria”, mentre più in alto troviamo il coro ligneo, dipinto e decorato ad intarsi.

Negli altari della navata destra troviamo il dipinto dedicato a Santa Chiara; subito accanto è la pala ottocentesca raffigurante San Benedetto e Santa Scolastica, opere del pittore palermitano Salvatore Lo Forte. Negli altari di sinistra è custodita una delle opere più importanti della provincia di Siracusa: la statua della “Madonna col Bambino”, risalente al XVI secolo, e proveniente dall'antica Noto.

L'altare maggiore rappresenta un inno al barocco siciliano: una merlatura finemente scolpita in bassorilievo e realizzata in stucco policromo. In questo contesto troviamo tele raffiguranti “L'Assunzione della Vergine” del XVIII secolo.

Chiesa di Montevergine

Chiesa di Montevergini

La Chiesa di Montevergini è una chiesa barocca situata a Noto, in Sicilia. Fu progettato dall'architetto Vincenzo Sinatra e costruito tra il 1747 e il 1762.

La facciata della chiesa è caratterizzata da una forma concava nella parte centrale, che crea una quinta scenografica di grande impatto visivo. La facciata è divisa in due ordini di lesene sormontate da capitelli dorici nell'ordine inferiore e capitelli ionici in quello superiore. Termina con una balaustra di coronamento e due campanili. Il portale al centro del primo ordine è incorniciato da lesene con capitelli corinzi che sorreggono un frontone rettilineo. Al centro del secondo ordine si apre una finestra sormontata da un timpano triangolare.

L'interno della chiesa è riccamente decorato con stucchi, affreschi e altari barocchi in marmi policromi. L'altare maggiore è sormontato da un ciborio a tempietto e da due pale raffiguranti “La Deposizione” e “Lo Sposalizio della Vergine”, di Costantino Cerasi. Anche la volta della navata fu decorata da Costantino Cerasi, tra il 1762 e il 1772, con un affresco raffigurante “La Gloria degli Ordini Benedettini”. Il pavimento in maiolica originale della chiesa, conservato fino ai giorni nostri, dona all'ambiente un effetto policromo ed elegante.

Chiesa di San Francesco all'Immacolata

Basilica del SS. Salvatore e Chiesa di S. Francesco all'Immacolata

La Chiesa di San Francesco all'Immacolata si trova in cima ad una scenografica scalinata a tre rampe sul Corso Vittorio Emanuele, nella parte centrale della città. Fu costruita tra il 1704 e il 1750 da Rosario Gagliardi e Vincenzo Sinatra ed è una delle chiese più belle di Noto.

La facciata è divisa in due ordini di lesene con capitelli corinzi ed è coronata da un frontone. Al centro, un elegante portale, incorniciato da colonne barocche con motivi fogliacei scolpiti nella pietra, è sormontato da un frontone spezzato con cornice riccamente decorata, che lascia spazio ad un'edicola a forma di nicchia. Ai lati, due nicchie inquadrate da colonnine che sorreggono frontoni arcuati, sottolineano il carattere decorativo e plastico dell'insieme.

L'effetto scenico e lo sviluppo verticale dell'edificio sono amplificati dalla presenza della scala di accesso a tre rampe e del basamento su cui poggiano le colonne e le lesene della facciata.

All'interno della chiesa, ad unica navata e croce latina, si trovano dipinti e monumenti funerari del XVIII secolo, alcuni dei quali dedicati ai principi di Villadorata, Mariano Nicolaci e Lorenzo, e al marchese Giuseppe Trigona e sua moglie.

Nell'abside è collocata la statua lignea dorata della Vergine Immacolata, risalente al 1504 e attribuita ad Antonio Monachello, inserita nel contesto di un ricco apparato decorativo in legno e stucco con forme barocche.

Due delle cappelle laterali, dedicate rispettivamente a San Francesco d'Assisi e Sant'Antonio da Padova, sono opera dello stuccatore Giuseppe Gianforma, contemporaneo di Serpotta, su disegno di Vincenzo Sinatra. Sono caratterizzati da elementi decorativi tipici del barocco e del rococò.

Nel piazzale antistante l'ex convento di San Francesco è custodita la statua marmorea della Vergine Immacolata, della fine del XVIII secolo.

Chiesa di San Carlo al Corso

Chiesa di San Carlo al Corso

La Chiesa di San Carlo al Corso è un capolavoro dell'architettura tardo barocca a Noto, in Sicilia. Fu progettata da Rosario Gagliardi nel 1730 e presenta una suggestiva facciata caratterizzata da linee concave e convesse e un ricco apparato decorativo. All'interno si può ammirare un sontuoso ambiente decorato con affreschi e stucchi settecenteschi.

La facciata della Chiesa di San Carlo Borromeo ha uno sviluppo verticale ed è divisa in tre ordini di colonne, con capitelli dorici nell'ordine inferiore, capitelli ionici nell'ordine centrale e capitelli corinzi nell'ordine superiore. La presenza di fregi e cornici riccamente decorati, che corrono sopra le colonne libere, alternati a nicchie che imitano aperture, creano un effetto plastico e una ricchezza decorativa di forte impatto visivo.

L'interno della Chiesa di San Carlo Borromeo è suddiviso in tre navate disposte a croce latina e coperte con volte a botte, decorate con stucchi policromi e affreschi attribuiti al pittore Costantino Cerasi, raffiguranti episodi biblici e iconografici religiosi. Sul lato destro della navata centrale si trova un bel pulpito ligneo a forma di baldacchino sorretto da un grifo, simbolo dell'Ordine dei Gesuiti.
La Chiesa di San Carlo è stata per diversi anni la Cattedrale di Noto, periodo durante il quale quest'ultima era in fase di ricostruzione dopo un crollo avvenuto nel 1996.

Chiesa del Santissimo Salvatore

La Basilica del Santissimo Salvatore è una chiesa barocca-neoclassica situata a Noto, in Sicilia. IO
Fu edificato tra il 1767 ed il 1787 per volere della Madre Badessa Suor Maria Isabella Rau della Ferla. L'edificio fu progettato dall'architetto Andrea Gigante e completato dal canonico D. Antonio Mazza.
La facciata della basilica è divisa in due ordini sovrapposti da un cornicione. Sopra il portale d'ingresso campeggia una grata, una grata ricurva che permetteva alle monache di clausura di guardare senza essere viste.
Le decorazioni interne della chiesa costituiscono una notevole testimonianza del periodo di transizione culturale siciliana tra il tardo Barocco e il Neoclassicismo. Degni di nota sono sicuramente gli affreschi del soffitto e le tele che si trovano sugli altari laterali.
Sul lato destro sono presenti: “L'adorazione dei Magi”, attribuita a Giuseppe Patania e “La Crocifissione” attribuita a Giuseppe Velasco. Sul lato sinistro invece si trovano: “La presentazione dei Santi Mauro e Placido a San Benedetto”, firmata da Giuseppe Velasco e “La Madonna del Rosario” attribuita allo stesso pittore.
Altre importanti opere d'arte sono: una scultura lignea della “Madonna col Bambino” e l'urna d'argento che custodisce le reliquie di S. Restituto Martire.
Situato a sinistra della Cattedrale di Noto, dal piazzale rialzato antistante la Basilica di San Salvatore, si ha una vista privilegiata su molte delle meraviglie barocche del centro storico. È anche possibile fotografare la Cattedrale di Noto da un'angolazione unica.

Conclusione


Le chiese di Noto non sono solo meraviglie architettoniche ma testimoniano anche il ricco patrimonio culturale della città. Con le loro magnifiche facciate, interni intricati e opere d'arte inestimabili, queste chiese affascinano i visitatori e offrono scorci di un'epoca passata.

Esplorare le chiese di Noto è un'esperienza indimenticabile, che permette di approfondire la bellezza dell'architettura barocca siciliana immergendosi nel profondo significato storico e culturale della città.

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